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In cerca di lana chilometri zero?


Post di scuse e foto orribili :)

Sui miei ferri in questo momento c'è poco. O meglio, c'è troppo.
Nel senso che gli wip non mancano, ma non ho un progetto iniziato e finito nel duemilatredici. Non riesco a concretizzare. Non sono mai soddisfatta, disfo e rifaccio. E poi ancora ridisfo.
Lo sapete, la sindrome di Penelope è radicata in una Lqa. e più si va avanti, più si acquisisce esperienza, meno ci si accontenta di ciò che si lavora. E allora quel punto sbagliato, sferruzzato tre righe fa mentre dormivate già sul divano, tre anni fa sarebbe passato, ma oggi è da riprendere. Però bisogna aspettare il momento di concentrazione giusto, prima di fare il super-danno (che a me è tanto congeniale).

Qualche scusa insomma, per dirvi come mai non si parla più di tanto di sferruzzamenti qui.

Però qualcosa, nonostante tutto, la sto facendo.
Sto finalmente per finire un maglione iniziato due (sisi, avete letto bene, due) anni fa. Trattasi di Featherwight cardigan di  Hannah Fettig in lino.
Lo sto lavorando con dei ferri un pochino più grandi di quanto consigliato e mi sta venendo un bel cardigan scivolato e adatto alle sere estive che (finalmente) sono arrivate!

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In questa orribile foto fatta col cellulare potete vedere a che punto sono arrivata. Mi manca solo una mezza manica (e un mezzo gomitolo) e avrò finito.

Inoltre, grazie ad una matassa regalatami dalla mia buona amica petula (una Term di Quince and co. dal colore bellissimo a cui purtroppo la foto col cellulare non rende giustizia) ho messo su un  Flying Home di  Kat Coyle.
 
Ho sferruzzato solo qualche giro, ma per ora mi sembra il progetto scacciapensieri adatto alla situazione. Tanto lavoro e tanta voglia di staccare la testa tra una giornata e l'altra. Pochi conti da sbagliare e uno schema ripetitivo ma non noioso. Da provare!
 


Nel frattempo ci sono stati ben due knit cafè lariani a cui a malincuore non sono riuscita a partecipare (il primo è stato divertentissimo e molto piacevole) e un wwkipd che ancora non ho festeggiato a dovere. Questa settimana urge rimediare. Domani devo andare a fare un giro tra beghe amministrative varie. Conviene che sferruzzi in metropolitana :D

Buona serata!
Ciami

riciclando cotone

Adoro riciclare i filati. nonostante lo stash abbastanza nutrito, adoto disfare progetti che ormai mi hanno stufato, oppure che non ho mai finito, e far posto a qualcosa di nuovo.

Questo in particolare era uno springtime bandit mai finito.

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Cosa diventerà?
Penso un Make Up Your Mind, progetto pubblicato su knitty versione spring/summer 2012.

Ho solo 650 metri (e mi sa che ci starò ben stretta, qui urge campione) e non ho voglia di comprare altri schemi.

La canottierina mi è sempre piaciuta, ne avevo già parlato allora.
Oggi come ieri non sono convinta dal motivo traforato... ma che dire.
Tentar non nuoce.
Al massimo ridisfo.

E o non è questo il bello della maglia? :)

Buona domenica!

Ritrovarsi

Sono silenziosa, ma presente.
Ho avuto un brutto periodo lavorativo, di quelli che ti lasciano con il male alle ossa, come se ogni giorno fossero state mazzate, una sull'altra.
Ho trascurato tutto per questo motivo, ho trascurato amici e divertimento, ho trascurato la mia famiglia.
Ho trascurato il relax, ho trascurato il blog e il knitting. E peggio ancora. Ho trascurato me stessa.
Ho trascurato il mio tempo libero, ho trascurato i miei bisogni e i miei sogni, ho trascurato quel che sono.

Sono stati due mesi terribili, ma ora c'è agosto ed è arrivato il momento di fermarsi.
Togliersi le scarpe, spegnere i pensieri, vivere alla giornata.
Passeggiare con Silver, pompare le gomme della bici. Mangiare un gelato, guardare un film alle quattro del pomeriggio.
Andare in biblioteca, prendere quindici libri in prestito da leggere nelle prossime due settimane.


Anche quest'anno niente viaggi per me, resto a casa mia a godermi tutto ciò che ho trascurato negli ultimi mesi.
Resto qui per ricordarmi di vivere ogni giorno come mi sono promessa di fare quando aprii questa società che per me è come un figlio.
Un figlio che ti fa disperare e che ti dà soddisfazione, che uccideresti, che difendi ogni giorno con le unghie  coi denti e a cui vuoi più bene che a te stessa.

Resto qui per ricordarmi che l'unico scopo che ho nella vita è vivere felice in ogni caso.
Ed è un lavoro difficilissimo essere felice, ma dà anche tanta soddisfazione e io sono sempre stata molto brava a farlo.

Resto qui per ricordarmi che il vero riposo è nella mente e che non ho necessità di andare da un'altra parte per staccare.

Infine vorrei ringraziarvi tutte. Mi sono arrivate mail e messaggi e davvero non pensavo poteste accorgervi che non c'ero. Non se ne sono accorte amiche intime e se ne sono accorte persone sconosciute che passavano di qui ogni tanto e non vedevano aggiornato.
Grazie per i vostri messaggi, le vostre mail. Mi hanno fatto commuovere e mi hanno ricordato il valore di questo piccolo disastrato blog di lana e calzini e pensieri spaiati.
Mi ha fatto conoscere persone meravigliose, mi ha regalato una sorella, mi ha fatto crescere, mi ha dato tanto.
Tranquille, non ho intenzione di appendere i ferri al chiodo.
Devo solo rimettermi in pari con quei 2500 messaggi di Ravelry in arretrato e con quei ventimila punti che non ho fatto negli ultimi mesi. Ma ci sono, ci sono ancora!

Grazie a tutte e buone vacanze!
Ciami

Un maglione lungo due anni

Iniziare un maglione a 30 anni e finirlo a 32 non è cosa da tutti.
Sono passati compleanni, Natali, stagioni. Sono nati bimbi. Sono cambiata.
E quel maglione sempre lì. Ad aspettare il suo turno tra tutti i miei infiniti sacchetti di progetti non finiti. Metaforicamente si potrebbe dire che è stato fatto da tante Ciami differenti. E' stato sferruzzato a Milano e a Trieste, in svariati treni, durante alcune lunghe attese. In un paio di sere calde davanti a enormi bicchieri di the freddo. Ed è stato a lungo chiuso in un cassetto.
E ora è finalmente libero, e io sono davvero commossa.

Featherweight Cardigan 
by Hannah Fettig  
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featherweight

foto del davanti con sorriso a 45 denti, come da tradizione


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featherweight

foto del dietro con zampa di Silver :)

Certo, alla fine non sono soddisfatta del tutto. Come sempre.
Dopo il lavaggio si è tanto ammorbidito. Il corpo mi piace, ma le maniche sono davvero un po' troppo larghe. Se tornassi indietro farei altre scelte, e alcune modifiche.

Ma il colore mi piace e anche l'effetto sulla pelle. E' morbido ed è davvero un peso piuma e, soprattutto, rappresenta la mia rinascita di knitter.

E come regalo di fine estate mi sembra l'ideale :)

Back to school

Eh sì, le vacanze purtroppo stanno voltendo al termine (perlomeno per la maggior parte degli italiani) e le laniste non fanno eccezione.
Si impachettano costumi e infradito, si ritorna a mettere l'orologio. Si preparano gli zaini dei piccoli di casa, si torna al lavoro, a scuola, alle normali mansioni.

Tristi? No, le laniste non si fanno mai prendere dalla tristezza.
Perché se settembre è il mese del rientro (e metaforicamente anche quello con cui inizia veramente l'anno), è anche il mese dell'inizio dei climi più freddi, delle sferruzzare in compagnia di una tazza di te, della lana. E quindi noi (come sempre) festeggiamo!

Con un KAL, ovviamente, tutto dedicato alla ripresa.
Dato che le laniste sono sparse in tutta europa ci siamo date appuntamento virtuale per iniziare un progetto da rientro tutte insieme.


Ecco le regole di base:
Si inizia domenica 1 settembre 2013 dalle ore 10.00 (della mattina!)
Non ci sono date di scadenza, perché per noi la maglia è puro relax!

E' già possibile scegliere lo schema e iniziare con i campioni.

Unica regola: realizzare un accessorio per il proprio personale "back to school".

Quindi per il ritorno al lavoro, per il ritorno all'asilo o alla scuola dei bimbi o semplicemente, per il ritorno alla solita routine.  Qualcosa che ci ricordi che nella nostra vita c'è sempre tempo per un paio di punti ai ferri.

Non ci sono schemi da seguire, scegliete quello che più vi aggrada.
Chiacchiera libera.

Per seguire il Kal su twitter/instagram/facebook:
Hashtag #LQA #Kal_School

Per seguire il Kal su Ravelry: Gruppo LQA

Per seguire il KAL su Facebook:
gruppo: la sindrome LqA e a questo evento. 

 
Cercate lo schema, trovate i gomitoli, scaldate i ferri.. si parte!




Extra yarn

Aggiornando il mio stash, fotografando gomitoli ancora non fotografati, persa in Ravelry per inserire metraggi e caratteristiche varie (ma soprattutto per un po' di ispirazione sul cosa usare per fare cosa), sono finita su un libro che spero di poter comprare presto e che condivido con voi (qualora non lo conosciate), perché trattasi del sogno più grande di una Lqa (e io ne sono rimasta innamorata)
Una scatola di lana che non finisce mai!
(e come la ragazza con i ferri e questa scatola magica trasformino la comunità e il paesaggio con la maglia).


Extra Yarn
di Mac Barnett, illustrato da Jon Klassen

Qualche pagina in anteprima (i disegni sono meravigliosi...).





Torno al mio stash...
Happy knitting!

Sui ferri e nella mente

Cos'è rimasto sui miei ferri?
(ovvero appunti di fine agosto per un nuovo inizio)

Striped Sweater
by Giuseppina Flamini 

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Testing in inglese per unite contro il cancro di questo modello (veramente versatile) disegnato dalla nostra Tzugumi. Knittato in Gringasco Eskim arancio. Questa foto è un po' vecchiotta. Mi mancano il bordo e le maniche. Il pattern si può seguire pedissequamente, oppure si può usare come base per le modifiche più disparate!. Bordi a contrasto, strisce, colori solidi, bordo in grana di riso, maniche a tre quarti e chi più ne ha più ne metta. Non appena finito, il pattern sarà rieditato e lo schema pubblicato. Come sempre il ricavato verrà interamente versato alla LILT.



Norwegian Totoro Mittens 
by brella
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Io (lo sapete?) adoro Totoro, e non ho resistito a questi guantini. Sono un'ottima scusa per imbarare a lavorare bicolor! :)


Atelier
by Heidi Kirrmaier 
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Lo sto sferruzzando in zara di colore blu scuro. Purtroppo dalla foto si percepisce poco, perché il colore è davvero molto elegante e profondo. Sono (da tempo immemore), ferma al sottomanica. E' ora di darsi da fare, perché il progetto è davvero bello e ben spiegato e merita di venir indossato.

  

 Flying Home by Kat Coyle
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Una mia carissima amica, mi porta sempre della lana quando viaggia (sono o non sono una ragazza fortunata?).
Dall'ultimo viaggio mi ha portato una matassa di Tern che sta diventando uno scialletto, perfetto per i primi freddi.
Ci ho messo un po' a capire lo schema (è davvero facile, sono io che sono veramente fuori allenamento!), sono partita tre volte, ma ora per fortuna tutto torna. Se volete un'approccio soft al lace, questo pattern è perfetto. Facile da seguire e memorizzare, veloce da eseguire, divertente senza bisogno di arrovellare la testa. Davvero da provare!




kal back to school.
Inizierà domani, ho già deciso schema e lana. Ora preprarerò il campione.

Nel frattempo sembra ieri, e invece son passati già quattro anni da quel lontano giorno di agosto in cui decisi di metter mano ad un paio di ferri e un gomitolo di lana di mia mamma.

Da allora ho incontrato tantissime persone, ho iniziato tantissimi progetti (alcuni li ho anche finiti).
Sono migliorata, ho imparato nuove tecniche.
Ho viaggiato qui e là per l'Italia, ho partecipato a diversi stitch.
Ho lavorato bevendo the, tisane, birre, acqua, succhi di pomodoro.
Ho lavorato guardando film, programmi televisivi stupidi.
Ho lavorato leggendo libri.
Ho lavorato cercando di non pensare ad altro che a mettere due punti uno dietro l'altro.
Ho lavorato in Lombardia, Puglia, Svizzera, Francia, Friuli Venezia Giulia...
Ho lavorato in treno, in macchina, in aereo. Seduta su una panchina, in mezzo al parco.
In piedi aspettando l'imbarco.
A volte, purtroppo mi è capitato di non lavorare affatto.

In generale da quando sferruzzo mi sento come Harry Potter dopo aver scoperto dell'esistenza di Hogwarts.
Impossibile tornare ad essere babbana, nonostante i momenti di smarrimento.

Io sono quella che sferruzza, e ne sono felice.
Comunque vada la giornata,  so per certo che facendo una riga dritta e poi una riga rovescia avrò sicuramente una maglia rasata e questo mi basta per andare avanti.

Happy knitting, a chi inizia, a chi non ha tempo, a chi sferruzza velocemente e a chi finisce un maglione ogni tre anni.
Ma soprattutto Happy knitting a chi è knitter, ma ancora non lo sa! :)

piccole verità

Non è necessario che vada tutto bene per essere felici.
Per essere felici bisogna circondarsi di persone che ti fanno stare bene anche quando tutto il resto va male.

Una birra attorno al tavolo delle riunioni, un concerto di amici, un po' di yoga, qualche giro ai ferri, un tè caldo prima di andare a dormire, trovare le prime zucche, comprare qualche fungo, pianificare due giornate in montagna, scegliere vestiti per il matrimonio dell'amica.

Leggere sotto le coperte mentre fuori fa più freddo, mettersi la giacca per scendere con Silver. Aspettare un messaggio della buonanotte, preparare pasta brutta ma buona orecchiettiforme con gli amici. Ridere fino alle lacrime del nulla. Pianificare sogni futuri. Sapere di avere amici che sanno cambiare una gomma dell'auto in caso di necessità, mangiare una torta alle carote buonissima. Una cena con un'amica che non vedevi da tanto.

Mettere in stand-by i problemi per un po'.

Questa sono io, e questa è la mia felicità.

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things that make me happy..
Nonostante tutto il resto.

Quote of the day

Li faccio a strisce #10

Sono silenziosa da più di un mese perché la mia vita sta un po' cambiando e io per ora la vivo e basta, senza pensieri. Per la prima volta non sto analizzando quel che succede, semplicemente me lo godo. Forse, alla fine, sono cresciuta anche io.
Vi ringrazio di tutte le mail e i messaggi che mi sono arrivati per chiedere come stavo. Io come sempre mi commuovo, non me lo merito ma mi fa felice. E sono felice. Silenziosa ma felice.

E sempre più amante delle strisce, che siano sottoforma di calze, maglioni o termos.
(si, perché mi si è rotto il mio termos storico ed è un bel problema!)

Ed ecco che vi propongo due maglioni che ultimamente hanno stuzzicato la mia curiosità "striscesca" e voi lo sapete no che io sono la massima esperta mondiale in strisce? (ahem)


Easy Going
by Annamária Ötvös


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  Voglio assolutamente buttarmi nello stash (o in alternativa su un negozio online di lana) e farmi questo maglione. Lo trovo perfetto da indossare la domenica pomeriggio per perdersi in mezzo al mondo (o semplicemente nei propri sogni).

Un altro schema che mi ha incuriosito è fettuccine di Tibisay (scontato fino alla fine d'ottobre, nel caso approfittatene). Mi piacciono molto le righe verticali insieme alla combinazione del colore solido e la manica a contrasto. Mi immagino i milioni di modi con cui combinarle

Fettuccine
by Valentina Cosciani



Inutile dire che ho un sacco di lavoro sui ferri e che nonostante ciò ho proprio voglia di avviare qualcosa di nuovo!

Happy knitting!
Ciami

P.s. sono alla ricerca di un termos a strisce! Se qualcuno ne avvista uno in rete mi mandi il link.. grazie :)

Sconsiderata e felice

Lasciate che sia sconsiderata una volta ogni tanto, sconsiderata e felice!
Lasciate che io mangi burro e dolci, che io legga libri da quattordicenne.
Lasciate che io non faccia sempre la scelta giusta, lasciatemi non lavare i piatti, per una volta.

Lasciatemi passeggiare senza una meta, lasciatemi bere del vino rosso.
Lasciatemi canticchiare in mezzo alla strada ad alta voce.
Lasciatemi accendere lo stereo fino a che i muri non tremino per il volume.
Lasciatemi ballare, che non mi vede nessuno.
Lasciatemi disegnare un po' cose che non siano muri, coperture e finestre.

Lasciatemi scrivere un post inutile in aggiunta a tutti gli altri.

Lasciatemi sembrare sconsiderata e felice, perché lo sono.
Perché in casa mia si urla, come sempre, ma io non ci sono.
La mia testa è da un'altra parte.

Ed è così bello, dopo tanto tempo essere un po' ridicola e felice.






Imparare ad essere felice

 Fonte: Traindogs

Sono passati due lunghi mesi dal mio ultimo post sul mio piccolo, buffo e inutile blog.
E' passato il Natale, è cambiato l'anno, sono cambiata io.

Il duemilatredici mi ha fatto due splendidi regali e ancora, quando ci penso, non mi sembra vero.
E ancora, quando ci penso, devo ricordarmi di essere semplicemente felice.

Non lo trovo facile. Va bene l'allegria, va bene essere il quanto più possibile spensierata, va bene essere divertente, vanno bene alcuni momenti di momentanea serenità.
Ma la felicità, quella vera, quella duratura, a me ha sempre fatto paura e ora che l'ho qui, tra le dita, devo imparare a gestirla, a farci i conti.

Dopo tanti anni di autosufficienza, ora siamo in due (per tacere di Silver) e a volte ancora non mi sembra vero. Parlo ancora sempre al singolare, penso ancora sempre al singolare. Solo ogni tanto, ora, mi ricordo di dire noi.
 
A gennaio è sempre tempo di buoni propositi e quindi ecco il mio, il primo (cui segue lista infinita che parte da aggiornare spesso il blog e arriva a sferruzzare di più), il più importante.

"Voglio imparare ad essere felice".

Penso che tutto il resto, poi, seguirà.

Felice duemilaquattordici.
Ciami

Knitting del nuovo anno

Ma voi ve lo ricordate l'Atelier?
No perché ormai è un progetto entrato nel mito e nella leggenda. Si narra che quei gomitoli di Zara furono acquiatati ben tre anni fa in un negozio di Milano in un sabato di febbraio.
I saggi, quelli che hanno abbastanza lune per ricordarsi dell'inizio di questa storia, narrano che il progetto inizio bene e andò avanti svelto fino alle maniche.
Per poi fermarsi inesorabilmente e inspiegabilmente in attesa.

Io lo ricordo. Probabilmente perché di lune ne ho in abbondanza, o forse è perché ogni volta che apro il cassetto dei lavori trovo un sacchettino con un cardigan a metà che urla: "Disfami o Finiscimi!".

E quindi, dato che il progetto è in tandem con la mia amica petulante, da gennaio 2014 è istituito il Martedì Atelier, una sera di relax, chiacchiere, buon cibo e soprattutto di sferruzzo del nostro cardigan infinito.


Vediamo se così ce la si fa :)

Happy knitting
Ciami

The travelling knitter

Adoro viaggiare (ma chi non adora viaggiare?)
Se fossi nata milionaria probabilmente non avrei nemmeno una residenza (o più probabilmente ne avrei duecentomila) e starei sempre in giro.
Però non sono nata milionaria e per ora non ho nemmeno speranze di arrivarci a questo fantomatico milione (ma chi poi ha bisogno di un milione quando c'è Ryanair?) quindi mi accontento di viaggiare ogni tanto. E dato che ultimamente accade spesso, sono la persona più felice del mondo. :)

Partire mi piace sempre tantissimo. Adoro la preparazione pre-partenza, fare la valigia più piccola possibile per non avere troppo peso, preparare le visite da fare, andare su google maps ed iniziare ad entrare nell'atmosfera, leggere di dove andrò e trovare quei luoghi.
E ovviamente spulciare knitmap per cercare lana (ma che ve lo dico a fare!)

Prima tappa: Torino, dove sono andata per una toccata e fuga per vedere la mostra di Renoir (avete tempo fino al 23 febbraio, in caso siate nei dintorni) e fare un giro nella città più francese che ci sia in Italia.
A Torino tutte conosciamo WoolCrossing (che abbiamo visitato l'anno scorso e di cui ho dei bellissimi ricordi di un bel pranzo con Mici, Petula, Emma Fassio, Azuka e Federica), quindi non starò a scrivervene ulteriormente.
Però vi lascio alcune foto fatte qua e là per la città a dimostrazione che Torino è una città che knitta!




Seconda tappa: Martina Franca
Martina Franca per me vuol dire buon cibo, posti stupendi, bocconotti, caffè Tripoli, carne al fornello, dolci, relax. Ma vuol dire soprattutto Tzugumi e Simone (si, certo. Vuol dire anche sbirro :)).
E questo basta. Inutile dirvi che abbiamo chiacchierato, passeggiato, mangiato e sferruzzato tantissimo.
E che due giorni sono sempre troppo pochi!

Terza tappa: Zurigo


Del mio viaggio a Zurigo potrei scrivere per ore (ma mi voglio bene), quindi mi limiterò a aggiornarvi sui negozi di lana che ho visitato, dicendovi, se avrete la possibilità, di non poerdervela e di farvi un giro che ne vale assolutamente la pena e di cose da vedere ce ne sono veramente tante.
Il primo visitato (vicino all'albergo) è stato AnnaLana.
Un negozietto piccolo ma invitante e molto luminoso. La parete a sinistra è letteralmente piena di lana (che si può toccare e spalpuzzare a piacimento), nella parete di destra tantissimi bottoni esposti. Se li amate questo potrebbe essere il vostro posto.
La ragazza che mi ha servito è stata davvero gentile. 


Il secondo negozietto è Hand-Art  nella cui vetrina spiccava questa natività fatta a maglia

Qui non ho comprato nulla (non so cosa mi fosse preso? Forse una botta in testa?). Ma su knit-map un commento afferma ci sia tanta lana per calzette svizzera. Se ci capitate fatemi sapere.


E ora: organizzazione prossimo viaggio :)
nel frattempo, sferruzzo.
(ah! giuro che ogni tanto lavoro pure eh..)

Happy knitting
Ciami

Li faccio a strisce #10

Stamattina, appena sveglia, ho guardato quanto steso ieri sera e mi sono accorta di avere un serio problema.
Avevo lì appeso una buona parte delle mie calze di tutti i giorni (e questo potrebbe potenzialmente essere un problema).
Ed erano tutte a strisce. Come a strisce erano quelle in attesa da stirare e quelle he ho attualmente addosso.(e questo più che un problema potrebbe sembrare un'ossessione).

Ed ho capito che il tunnel delle strisce è ancora molto lungo e non accenna a finire ed io ho solo due soluzioni.

A) Uscirne il più infretta possibile correndo senza guardarmi attorno (leggi pattern tinta unita);
B) Arredarlo per renderlo più confortevole;

Ora, dato che sapete più o meno tutti che lavoro faccio, non penso ci sia bisogno di indicarvi quale delle due soluzioni percorrerò.
(considerate però che la mia queue è aumentata di +2)

Vasa
by Dianna Walla

 
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BlueSand Cardigan
by La Maison Rililie

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Cogliendo l'occasione vorrei ringraziare la mia amica petulante che mi fa pensare a pattern a strisce anche quando non ne avrei la necessità :)

Happy knitting
Ciami

Ravellenic games 2014

Anche quest'anno in concomitanza con le olimpiadi invernali di Sochi 2014, le Laniste Quasi Anonime parteciperanno ai Ravellenic Games.
Come già nel 2014 il team sarà rappresentato dalla sempre indomita Sappi, mascotte del TeamLqA, immortalata nel nuovo fighissimo logo creato da Daniele Brivio (grazie!)

Come sempre il cast-on coinciderà con la cerimonia di apertura dei giochi a Sochi (20:00 Moscow Time Zone, UTC+4:00). Per trovare il vostro orario di cast-on potete aiutarvi con questo world time difference calculator.

Per ogni progetto iniziato e finito durante le olimpiadi verrà assegnata una medaglia (un badge da poter utilizzare nel blog o nelle pagine dei progetti).
Gli eventi a cui partecipare (tradotti dal nostro capitano ziaVirgi, li trovate qui)

Unica vera unica regola: Divertiti e sfida te stessa!
Siete dei nostri? Se sì, il team LqA lo incontrate qui.
 

My favourite things


La mia cosa preferita sono: i cani, i gomitoli, il gelato, l'architettura, le nuvole, i palloncini, gli zaini, gli amici, i viaggi, l'amore, le ghiande, le poltrone, le teiere, il natale, il sole, la birra, i dolci, i concerti, le montagne..

Quando ho visto questo pattern, grazie ad una lanista su Ravelry, mi si è aperto un mondo. Perché io ho un milione di gomitolini non usati e sto ancora cercando di imparare a lavorare con più colori (ok, insieme ad un milione di altre cose, certo. Voi mi conoscete troppo bene!)
E il bello è che questo non è  uno schema, ma una ricetta per confezionarsi la propria sciarpa "la mia cosa preferita" facendo tanti mini schemi di ciò che amate.

Queue +1 :)

--

'My Favourite Things' Infinity Scarf
by Jill McGee


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Altri esempi per usare avanzi di lana?
Li trovate qui:
A knitting bear
Tzugumi


Dei ritorni e del vivere leggero.


Finchè siamo vivi abbiamo ancora una speranza - Toki-
(
Mononoke-hime)
Ho sempre pensato di essere più matura dell'età che avevo. Una ragazza onesta, non troppo egoista, con la testa sulle spalle.
Quella che magari non faceva sempre la scelta giusta, ma che, in ogni caso, la ponderava abbastanza. Pensavo di essere adulta.
Fino a che nell'età adulta ci sono finita davvero e forse con un bel ritardo sulla tabella di marcia. E ora in questi ultimi periodi ho faticato a mantenere la leggerezza con cui, da piccola, decisi di vivere la mia vita.

Essere felice nonostante tutto. Il mio motto. L'ho dimenticato per un periodo e ora mi perdono (vedi alla voce perdonare se stessi).
L'ho dimenticato nascosto tra gli strati delle preoccupazioni, delle scadenze, delle incombenze, delle responsabilità.
Vivere la vita con leggerezza, essere felice. Questo è il mio scopo nella vita.

Me lo sono promesso anni fa, quando potevo permettermi di perdere tempo indugiando su un libro già letto solo per ritrovare quel protagonista di cui mi ero innamorata.

L'ho ricordato periodicamente in tutti i periodi bui della vita, e lo ripeto ora.

Lo ripeto a me, donna di 33 anni, con qualche capello bianco e alcune rughe intorno agli occhi e lo prometto a me, ragazzina coi pantaloni corti e le guance cicciotte che aveva sempre in mano un libro ed era presa in giro da tutti per i suoi brufoli. Lo ripeto anche a chi mi vuole tanto bene, e ultimamente ne ha visti pochi di quei sorrisi che so fare. Prometto che ri-imparerò a vivere leggera, ad essere felice, a sferruzzare di più, ad essere meno severa con me stessa e a controllare meglio ciò che faccio quando faccio la maglia e ad aggiornare questo piccolo e dimenticato blog come una volta.


Happy knitting
Ciami


Nei venerdì di giugno

Io amo il venerdì. Si lavora, è chiaro, ma ad un altro ritmo.
Inizia il week end, ci si prepara a due giorni di (quasi) completo riposo.
Si pensa alle gite che si faranno, alla mattina senza sveglia, alle mostre che si potranno vedere, allo sferruzzo compulsivo del week end.

E poi, lo sapete. Io amo giugno.
Da quando mi fecero prigioniera a scuola, alla tenera età di sei anni, vedo in giugno il mese in cui inizia la leggerezza della vita. Il mese in cui si partiva coi nonni alla volta del lago. Il mese in cui si potevano leggere i topolino a colazione e si poteva mangiare la granita come merenda.

E ora, anche se ho ventisette anni in più di quella bambina che aspettava giugno per poter giocare a carte col nonno sul tavolo del giardino, giugno per me non è cambiato.
Certo. Lavoro. E pure parecchio ultimamente. Eppure è vacanza.

Ed oggi è venerdì, ed è giugno.
E' il primo venerdì di giugno e, capirete, io sono la persona più felice del mondo.

Anche se aspetto un cliente che con buona probabilità viene a dirmi che non potrà pagarmi ora, anche se ho delle scadenze abbastanza strette da rispettare, anche se ieri sera ho lavorato fino a tardi. Anche se avevo un appuntamento in cantiere con un elettricista alle nove, e alle dieci e un quarto ancora non mi ha chiamato per dirmi che sarà in ritardo.

Non mi importa perché è venerdì, ed è giugno e se mi basta questo per essere felice forse sono davvero la persona più fortunata del mondo.

Buon week end di sferruzzo e felice giugno a tutti!
Happy knitting.
Ciami

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